Ormai si sa, Olympias e Norna sono appassionate di cucina. E quando trovano qualcosa che stuzzica la loro fantasia provano, e poi propongono.
Questa ricetta che ricopio dal sito di TGCom "Pronto in Tavola" non l'ho ancora provata, ma mi ispira. E come non potrebbe, visto che si tratta della ricetta di un popolo di stirpe germanico-scandinava?
La ricetta originale e' descritta come segue, ed e' ricopiata da un testo antico ad opera di un frate di un monastero nel piacentino. La ricetta e' del Goto Vinjidaharis, ribattezzato dai frati Vinidarius (ah, latinorum!).
“Prendi il maialino, acconcialo e mettilo a cuocere in olio e garum. Mentre cuoce, trita pepe, ruta ed una bacca d’alloro, garum, passito o vino cotto e vino vecchio. Mescola tutto insieme e versa nella pentola di rame: sistemaci il maialino e fagli terminare la cottura nella salsa.Quando lo levi dal fuoco, lega la salso con l’amido, versa nella salsiera e servi”.
Questa e' in pratica la ricetta originale che si trova nel manoscritto. Naturalmente un maialino intero per una famiglia e' un po' esagerato, quindi si puo' optare per un altro taglio di carne, sempre di maiale, come consiglia chi ha trascritto la ricetta.
Precisazione: il garum e' una salsa di pesce, si puo' facilmente ottenere con pasta d'acciughe o con acciughe stesse ridotte in poltiglia con un po' d'olio e un pizzichino di sale.
Prendete la pentola e fatevi rosolare, a fuoco basso, il pezzo di carne in olio d’oliva e garum (o purea d’acciughe) per una decina di minuti. Nel frattempo create il fondo di cottura come detto in ricetta: prendete il tritatutto e buttateci il pepe, la bacca di lauro, la ruta (se non c’è fresca, usate pure quella secca, in dose più generosa), vinocotto e vino rosso d’annata.
L’uso del vinocotto propende per una localizzazione diversa dal nord-Italia : ad istinto, definirei questa ricetta “umbro-marchigiana”.
Mescolare accuratamente ed assaggiare: controllate sempre il sapore, poi versate la salsa nella pentola e, sempre a fuoco basso, terminate la cottura, aggiungendo vincotto se il fondo s’asciuga.
Prima di servire, riscaldate il tutto.
Porzionate l’arrosto su un piatto di portata, irroratelo con la sua salsa ristretta con un poco d’amido di frumento (se serve) e portate subito in tavola, accompagnandolo con lo stesso vino rosso usato per la preparazione.
Se non avete a disposizione l’amido di frumento, restringete il sugo con mollica di pane/farina 00 : è meglio che ricorrere ad amidi non pertinenti (mais!) o alla fecola di patate.
Non so a voi, ma a me fa venire l'acquolina in bocca, nonostante siano mattino presto!