Antico Borgo ~ Paganesimo e Culto della Dea ~ |
| | Libertà di professare la propria religione? Ma dove... | |
| | Autore | Messaggio |
---|
Ospite Ospite
| Titolo: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Lun 5 Lug 2010 - 18:30 | |
| Oggi sono indignata! si, la parola rende! (anche se forse sono proprio inc****ta) Sono venuta a conoscenza di un fatto. Ad Assisi sono presenti due comunità induiste. La più piccola delle due tempo fa ha subito un trattamento "poco piacevole", diciamo cosi. Al caro papa Ratzinger le comunità religiose di questo tipo non piacciono, non gli stanno simpatiche. Che è successo? questa comunità si è ritrovata nella sua sede la finanza che ha arrestato tutti gli appartenenti alla comunità indistintamente, fossero donne, bambini o chiunque altro. Uno di loro dopo 32 giorni che era in prigione è stato liberato e gli hanno detto: "Ci scusi, è stato un malinteso"... ma cosa???? un malinteso??? Ora, questa cosa mi è stata raccontata da mia madre e anche lei non sapeva bene come stavano le cose, mi ridirà meglio e quando ne saprò qualcosa di più aggiungerò. In ogni caso, sapevo che non c'era veramente la libertà religiosa, ma non credevo si arrivasse veramente a questo punto! Sembra di essere tornati non dico al medioevo se no avrebbero fatto una brutta fine, ma se uniamo questo a tante altre "piccole" cose, direi che siamo a un passo dalla dittatura..mi sento tanto negli anni '20... bisognerebbe riflettere ma la maggior parte della gente purtroppo non lo fa. A voi... Aggiungo: Questo riguarda invece l'associazione più grande a quanto ho capito:
"Gli undici indagati sette americani due tedeschi e due italiani della setta-associazione Ananda, una "congregazione di uomini liberi che si sono uniti per pregare e vivere nel ritiro in una proprieta' tra Assisi e Nocera Umbra in un particolare cammino spirituale", si difendono dopo che carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato una notevole quantita' di carte che proverebbero illeciti, in particolare nella costruzione di un immobile, "il tempio" di circa 350 mq., secondo le accuse, abusivo"...
"Gli undici indagati sette americani due tedeschi e due italiani della setta-associazione Ananda, una "congregazione di uomini liberi che si sono uniti per pregare e vivere nel ritiro in una proprieta' tra Assisi e Nocera Umbra in un particolare cammino spirituale", si difendono dopo che carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato una notevole quantita' di carte che proverebbero illeciti, in particolare nella costruzione di un immobile, "il tempio" di circa 350 mq., secondo le accuse, abusivo"... "Arrestati nove membri della comunità Ananda Assisi, emesso mandato anche per Kriyananda, ancora a piede libero in India."Sono presenti nel sito i link che rimandano agli articoli a riguardo, ma guarda caso cliccando danno tutti :"pagina non trovata"... Fonte: http://www.anandauncovered.com/IndexITA.htm "Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste": con queste parole pronunciate dal Giudice dell'Udienza Preliminare Massimo Ricciarelli termina la lunga odissea della comunità spirituale Ananda, colpita nei diversi enti che la compongono (un'associazione, una società cooperativa, una fondazione e una piccola casa editrice) con gravissime quanto infondate accuse da parte di un ex membro. Per più di quattro anni Ananda ha lottato per dimostrare la propria innocenza; in particolare dieci persone sono state accusate di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, circonvenzione d'incapace e truffa aggravata ai danni dello stato.
Ananda è un centro spirituale che fa parte di una rete internazionale di comunità, fondate a partire dal 1967 da Swami Kriyananda, al secolo J. Donald Walters, discepolo diretto del grande mistico indiano Paramhansa Yogananda. Tutte le comunità sono state fondate per tradurre i principi dello yoga e della meditazione nella vita quotidiana, in un clima di fratellanza e cooperazione. L'unico centro europeo viene fondato in Italia nel 1983, inizialmente presso il lago di Como e viene poi trasferito vicino ad Assisi nel 1986. Oggi la comunità conta circa 100 membri residenti (tra cui anche famiglie) e un afflusso di migliaia di ospiti da ogni parte del mondo. Nel gennaio 2004 arriva una vera e propria bufera: un ex membro della comunità denuncia alle autorità alcuni membri. In un'operazione congiunta tra Carabinieri e Guardia di Finanza, viene fatta un'irruzione degna di un film americano con ottanta militari (!), cani antidroga e antiarmi e un elicottero pronto a partire da Perugia per recuperare una non ben definita "refurtiva". I militari non trovano quello che cercano, ma bloccano ogni attività, sequestrano i computer e gli effetti personali, documenti fiscali e contanti, ponendo sotto sequestro tutti i conti correnti. Grande è lo scandalo sui giornali per il denaro trovato sui conti che, poco tempo dopo, viene invece attribuito a incassi regolarmente documentati. Nel marzo 2004 nove dei dieci imputati, che pure avevano sempre offerto la propria collaborazione per dimostrare l'assurdità delle accuse, vengono addirittura arrestati, e posti sotto custodia cautelare come se fossero pericolosi delinquenti. Il decimo imputato, il fondatore J. Donald Walters, all'estero al momento degli arresti, ormai ottantenne, con problemi di salute e quindi impossibilitato a rientrare in Italia, viene dichiarato latitante. Naturalmente, alla fine tutti vengono rilasciati dopo pochi giorni su decisione del GIP, il quale saggiamente intuisce i fatti e dichiara che la custodia cautelare in carcere è "disposizione non necessaria". Dopo pochi giorni, inoltre, il Tribunale del Riesame revoca anche la misura degli arresti domiciliari. Dal 2004 ad oggi è stato un susseguirsi di intercettazioni telefoniche, indagini, perizie, testimonianze, fino ad arrivare a due momenti importanti: il 17 Settembre 2008 l'Associazione Ananda viene assolta dai Giudici Tributari e il 22 Novembre 2008 il Giudice dell'udienza preliminare, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio dei 10 imputati, sancisce per ognuno di essi "il non luogo a procedere" per la totale assenza di ogni forma di reato, facendo così finalmente cadere tutte le accuse. Tutto questo cammino Ananda lo ha sempre vissuto con la fiducia nell'operato dei suoi avvocati Giuseppe Caforio e Alessandro Di Baia e nell'integrità della giustizia italiana, con la certezza che la verità trionfa sempre. Certo sono stati anni duri, puntellati dai disagi economici e da una vera e propria "mattanza" mediatica, operata soprattutto da giornali e televisioni locali, che spesso hanno riportato notizie incomplete e superficiali stravolgendo la realtà dei fatti per fare notizia. Nonostante questo Ananda non ha mai perso la speranza di provare la propria innocenza; tuttavia, la comunità non sarebbe mai potuta sopravvivere senza l'aiuto anche economico di numerosissimi amici e sostenitori: in primo luogo le altre comunità e realtà associative italiane che fin dall'inizio hanno offerto il proprio sostegno, solidarietà e condivisione di analoghe esperienze come la Federazione di Damanhur, Lumen, Osho Miasto, Coscienza e Salute, e naturalmente migliaia di amici da ogni parte del mondo che hanno inviato interi fascicoli di lettere di sostegno e dichiarazioni a favore dell'operato della comunità, dimostrando non solo la totale infondatezza delle accuse infamanti rivolte contro i suoi membri, ma anche quanto amore e sostegno Ananda si è saputa meritare da chi ha conosciuto e frequentato la comunità Del resto, fin dall'inizio, gli imputati si sono proclamati innocenti, affermando che non solo non avrebbero commesso nulla di quanto erano accusati ma che addirittura queste accuse erano in netto contrasto con due dei principi fondamentali dei loro insegnamenti: affermazione dell'identità spirituale di ognuno, raggiunta con un cammino individuale, e amore e rispetto verso tutti. Ananda è spesso stata definita una setta, ma questo è avvenuto anche per una mancanza di termini adeguati, che spinge a catalogare come setta (che segue una pseudo-religione) ogni realtà spirituale che esce dai canali tradizionali, mettendo sotto lo stesso ombrello sette criminali pericolosi con gruppi spirituali che vivono in pace, armonia e nella più totale legalità. Ananda, una comunità che sorge a 800 mt di altezza tra le verdi colline umbre intrise della semplice spiritualità francescana, è aperta a tutte le religioni che vengono ritenute "raggi della stessa luce"; è ben inserita nella comunità locale, con cui ha molti scambi economici e di amicizia, sentimento molto diffuso nella calda ospitalità umbra. Questo "equivoco", chiamiamolo così, che è durato quattro anni e che ha arrecato notevoli danni sia morali che materiali a diverse persone, è stato frutto forse di un'analisi poco attenta di un più vasto fenomeno che sta assumendo proporzioni importanti: un movimento globale che si esprime in diverse correnti spirituali e che mira a riportare l'uomo al centro dell'universo aiutandolo a realizzare la parte divina che giace addormentata in lui. Questo movimento, che non è una religione ma che le rispetta tutte, diffonde l'ideale di una fratellanza universale e certamente contribuirà a creare un mondo migliore. Purtroppo Ananda non è l'unica realtà spirituale "non tradizionale" finita nel mirino di quella che appare sempre più una specie di "caccia alle streghe" contro chi propone percorsi alternativi. In questi anni numerose associazioni e centri new age si sono trovati in difficoltà con la legge italiana, al punto che alcuni anni fa è si è sentita la necessità di creare il CONACREIS, ovvero un coordinamento nazionale in grado di riunire tutte le comunità e associazioni di ricerca etica interiore e spirituale al fine di dare loro sostegno organizzativo e proporre leggi per tutelare, ben oltre quello che la Costituzione italiana prevede, la libertà di pensiero e di religione, capisaldi fondamentali per qualsiasi democrazia. | Fonte: http://www.conacreis.it/index.php/news--attivita/no-alla-legge-sul-plagio/413-ananda-giustizia-e-stata-fatta
Ripeto, per carità... |
| | | Atramet
Messaggi : 509 Località : Vicenza
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Mar 6 Lug 2010 - 18:36 | |
| Siamo in Italia... che credi? La Chiesa ha un grosso peso qui, non il Cristianesimo. Perchè continuerò a fare questa distinzione. Ma se un Cardinale viene a dirti che l'Inquisizione Spagnola ha messo le basi del diritto e dell'indagine moderna mostra quanto ne ha capito della faccenda... Ora il PanzerKardinal è Papa.... | |
| | | *Asteria*
Messaggi : 151 Località : Napoli
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Mar 6 Lug 2010 - 19:39 | |
| Quoto zio Tia... E aggiungo, il Cristianesimo NON è la chiesa. La chiesa è un'istituzione creata dall'uomo i cui valori a mio parere sono alquanto ambigui e sicuramente non rispecchiano in tutto e per tutto quanto è scritto nella Bibbia. La sua condotta nel corso dei secoli lo dimostra e chi pensa che la chiesa sia cambiata, secondo me non vede abbastanza bene. La chiesa non è cambiata rispetto a quando mandava al rogo tante donne e tanti intellettuali, ha cambiato la propria facciata ma non la propria anima e il proprio cuore. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Mar 6 Lug 2010 - 21:06 | |
| Che tra Cristianesimo e Chiesa ci sia una gran differenza ne sono perfettamente consapevole...
Sai, Asteria, il pensiero che la chiesa fosse cambiata era dovuto secondo me a Giovanni Paolo II. Avrà avuto anche i suoi difetti, ma l'ho sempre reputato un grande uomo, un grande! Poi è arrivato questo....-.- |
| | | *Asteria*
Messaggi : 151 Località : Napoli
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Mar 6 Lug 2010 - 21:25 | |
| Sì sì, su Giovanni Paolo II niente da dire. A me piaceva tantissimo, quello che dico è che purtroppo non tutti i rappresentanti eletti dalla chiesa sono realmente rappresentanti dei valori del Cristianesimo. A me papa Woitila (o come si scrive xD) piaceva tantissimo, era un grande uomo. Purtroppo però se ne sono tanti altri, troppi che non gli somigliano minimamente, sia nel passato della chiesa, sia nel suo presente e purtroppo temo anche nel suo futuro.
Faccio un esempio breve, a me non è mai piaciuto andare a messa nonostante mia madre sia fortemente cattolica e abbia sempre tentato di costringermi ad andarci. Ho sempre avuto un modo tutto mio di pregare, di pensare e di sentire la religione, aldilà di quale essa sia. Il parroco della mia chiesa era un parroco come tanti altri, un uomo comune. Quando avevo circa 14 anni arrivò nella parrocchia un nuovo prete molto giovane, brasiliano che sentiva la religione in un modo palesemente differente rispetto al precedente parroco. Viveva la religione con gioia. Quando parlava a messa gli leggevi negli occhi la gioia di trovarsi lì, di portare il verbo della propria religione, l'amore e la passione con cui si dedicava alla parrocchia. Organizzava tornei per i ragazzi, suonava personalmente la chitarra durante la messa cantando canzoni scritte da lui che non si discostavano dalle solite canzoni ascoltate a messa, ma che sembravano trasmettere un messaggio molto più intenso, vero e vivo delle altre. C'era sempre per tutti e mi ricordo che nonostante non mi ritenessi cristiana andavo a messa perchè mi trasmetteva tanta serenità. Dopo un mese circa il vescovo venne ad assistere alla messa e il giorno dopo Padre Ivanoe è stato trasferito in un'altra parrocchia di cui non abbiamo mai conosciuto l'ubicazione. Il parroco che è arrivato dopo di lui era esattamente l'opposto.. Questo solo per dire che non è nella religione l'errore, ma nel modo in cui l'uomo la percepisce e spesso purtroppo se ne serve.
La chiesa si dice tollerante è portatrice di sani valori di fratellanza e amore, ma alla fine la tolleranza non riescono a dimostrarla neanche tra loro, neanche all'interno delle proprie mura, figuriamoci con chi professa una fede diversa.. Ovviamente non voglio fare di tutta un'erba un fascio. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Mar 6 Lug 2010 - 21:31 | |
| Capisco benissimo Asteria! purtroppo spesso succede! |
| | | @Lady Helena@
Messaggi : 321 Località : Genova
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Dom 18 Lug 2010 - 23:57 | |
| Credo che il vero torto in questa storia venga dalla nostra costituzione,in Italia c'è la libertà di culto,davvero,infatti di mezzo c'era un terreno o una costruzione,ecco perchè la Chiesa si è mossa,niente dipersonale,sono affari!! | |
| | | Rosablu Strega Ricordella
Messaggi : 781
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Ven 23 Lug 2010 - 20:16 | |
| Strano..queste cose non capitano proprio mai in Italia!?!(commento del tutto ironico).. Credo che a volte si dimentichino che nella costituzione ci sia scritto libertà di religione e culto e di certo la chiesa non si fa in quattro per ricordarlo anzi tende a dimenticarlo spesso e a farlo dimenticare e di sicuro il nuovo papa aiuta molto in questo.Si anch'io ritenevo il papa precedente un grande uomo,di certo aveva capito meglio di altri il marciume che esiste all'interno della chiesa e non fingeva di non vederlo meno che meno se ne approfittava. Tra l'altro l'elezione di questo papa l'ho sempre vista come una bufala, fatto più per convenienza che per vera volontà divina come "teoricamente" dovrebbe avvenire. Commentando quello che è successo be mi spiace per la congregrazione e i suoi membri perchè di certo ne hanno passate di tutti i colori senza evidente motivo. Certo essere qui in Italia con la chiesa non li ha aiutati, c'è da ringraziare che per una volta la giustizia italiana ha funzionato adeguatamente perchè diciamolo anche in quell'ambito devo dire che siamo parecchio scarsi. Purtroppo davanti a certe cose possiamo solo rimanere con la nostra indignazione, concretamente non possiamo fare niente e questo rode, rode tantissimo..Possiamo solo sperare che il dio/gli dei che ci accompagnano siano essi celtici,nordici,egiziani,romani,grechi,musulmani,cristiani ecc ponino fine a tutto questo al più presto,in fondo la caduta della chiesa è stata profetizzata chissà che possiamo assistervi.. | |
| | | @Lady Helena@
Messaggi : 321 Località : Genova
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... Dom 5 Set 2010 - 17:37 | |
| Sono un pò scettica riguardo alla profezia sulla caduta della Chiesa...se non ricordo male menziona il crollo della stessa perchè l'ultimo Papa,quello che verrà eletto dopo il Papa nero si siuciderà. L'attuale pontefice viene da molti individuato come il Papa nero,in quanto gesuita e teologo(non perchè è tedesco). Sinceramente trovo che il suo lavoro finora sia stato molto utile per lo sua comunità,bisogna anche ricordare che pochissimi lo vedono di buon'occhio per via dell'accento.
Non riesco a immaginarmi un Papa suicida...magari accade e nemmeno lo dicono,in questo ambito non ci sono garanzie. | |
| | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: Libertà di professare la propria religione? Ma dove... | |
| |
| | | | Libertà di professare la propria religione? Ma dove... | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |
|